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Organo Giovanni Battista Gavinelli, metà sec. XVII
1 Principale bassi
2 Principale soprani (dal Fa#3)
3 Ottava
4 XV
5 XIX
6 XXII
7 XXVI
8 XXIX
9 XII
10 Voce umana (dal Fa#3)
11 Flauto in ottava

L’organo custodito presso la chiesa parrocchiale di Sillavengo è uno splendido esempio dell’arte organaria italiana tardorinascimentale, giunto ai nostri giorni completamente originale nella fonica e nei materiali costruttivi: è stato realizzato da Giovanni Battista Gavinelli attorno alla metà del XVII secolo (recenti studi ne individuano una probabile datazione attorno al 1652) ed è l’unico giunto fino a noi tra gli strumenti costruiti dall’organaro novarese. Si tratta dello strumento originale più antico di tutto il Piemonte.

Negli anni 1993-94 lo strumento è stato sottoposto a un radicale lavoro di restauro da parte della bottega organara Marzi di Pogno, che lo ha riportato in vita mantenendo le caratteristiche sonore e di intonazione proprie dello strumento originale. La cassa lignea è stata restaurata da Federico Barbieri e Luigi Nardin.

L’organo a trasmissione meccanica ha una tastiera con estensione Fa1-Fa5 con Mi Re Ut di principale(con canne di legno) aggiunte in un secondo momento, prima ottava corta e una pedaliera a leggio con estensione Do1-La2 con prima ottava corta e costantemente unita al manuale.

Il temperamento dello strumento è a tono medio con diapason a 440 Hz e pressione di 47 mm.

I registri sono disposti in una colonna alla destra della consolle e sono azionati da meccanismo a incastro.