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Organo Giuseppe Bernasconi, 1864
16 Flauto traverso (soprani) 1 Principale bassi
17 Trombe soprani 8’ 2 Principale soprani
18 Fagotto bassi 8’ 3 Principale secondo bassi
19 Corno inglese soprani 16’ 4 Principale cornetto soprani
20 Clarone bassi 4’ 5 Ottava bassi
21 Trombe da XVI soprani 6 Ottava soprani
22 Viola bassi 4’ 7 Quintadecima bassi
23 Ottavino soprani 8 Quintadecima soprani
24 Flauto in VIII (completo) 9 Decima nona
25 Flauto in XII soprani 10 Vigesima seconda
26 Voce umana (soprani) 11 Vigesima sesta e nona
27 Terza mano 12 Trigesima terza e sesta
28 Bombarde (pedali) 13 Terzo piede
29 Timpani 14 Timpanone
30 Campanelli 15 Contrabbassi

 

Accessori:

Pedaletti ad incastro MAsopra alla pedaliera azionano: Fagotto bassi, Ottavino soprani, Corno inglese soprani, Campanelli, Rollante, Timpanone. Pedaloni a incastro a destra della pedaliera: combinazione libera alla lombarda, tiratutti per il ripieno.


L’organo custodito presso la chiesa parrocchiale di Massino Visconti è stato realizzato dall’organaro varesino Giuseppe Bernasconi nel 1864. Rispetto alla tipologia standard degli strumenti ad esso coevi si presenta particolarmente ricco di sonorità, avendo ad esempio un registro di tromba 16’ ai soprani e il flauto in VIII completo sia nella regione dei bassi che nei soprani.

Lo strumento è posto in cantoria sopra il portale di ingresso ed è dotato di una tastiera di 58 note con prima ottava cromatica e con estensione Do1-La5 e divisione bassi/soprani tra Do#3 e Re3; i tasti diatonici sono placcati in osso, mentre i cromatici in ebano.

La pedaliera “a leggio” consta di 18 pedali con estensione Do1-Mi2 con 12 suoni reali; il pedale corrispondente al Fa2 aziona la Terza mano con meccanismo ad incastro.

I registri disposti sono disposti su due colonne a destra della consolle e sono del tipo “a manetta” con inserimento ad incastro.

La pressione dello strumento è di 48 mm in colonna d’acqua, il corista è con il La a 436 Hz a 13,6 gradi centigradi e umidità al 58%. Il temperamento è equabile e il numero totale di canne contenute nello strumento è di 954.

Lo strumento, parallelamente alla cassa e alla cantoria, è stato restaurato nel 2024 dalla bottega organara F.lli Marzi di Pogno.


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