
Disposizione fonica
(seguendo l’ordine dei pomelli da sinistra a destra):
| Grand’organo (I) | Espressivo (II) | Pedale |
| 1 Ripieno | 9 Voce celeste 8′ | 13 Contrabbasso 16′ |
| 2 Decima quinta | 10 Viola da gamba 8′ | 14 Basso 8′ |
| 3 Ottava 4’ | 11 Oboe 8′ | |
| 4 Principale 8′ | 12 Flauto 4′ | |
| 5 Tromba 8’ | ||
| 6 Bordone 8’’ | ||
| 7 Dulciana 8’ | ||
| 8 Duodecima |
L’organo della chiesa parrocchiale di Solcio di Lesa è ubicato in cantoria, sopra al portale d’ingresso.
Lo strumento è stato costruito dall’organaro Alessandro Mentasti nel 1904 e inserito in una cassa lignea monumentale di gusto neoclassico addossata alla parete di fondo in controfacciata.
Questo strumento, anche se di dimensioni non eccessive, è una preziosa testimonianza dell’evoluzione organara italiana a cavallo tra fine Ottocento e inizio Novecento, quando cioè si abbandonò definitivamente lo stile sonoro e costruttivo degli organi operistici per avviarsi a quello che sarebbe poi diventato l’organo ceciliano. In questo periodo molte botteghe (e particolarmente ricco fu il lavoro in questa dimensione dei Mentasti) iniziarono a utilizzare nuovi criteri fonici, costruttivi e di trasmissione, traendo ispirazione dagli strumenti che ormai venivano conosciuti delle grandi scuole organare europee e in particolare di quelli francesi.
A tal proposito è particolarmente significativa la trasmissione per i registri del primo manuale tramite il dispositivo dotato di “leva Barker”, mentre la trasmissione dei tasti e dei pedali è del tipo meccanico tradizionale.
La consolle è separata dal corpo d’organo ed è rivolta verso l’altare maggiore e consta di due tastiere di 58 tasti (do1 – la5) con prima ottava distesa, placcaggi dei tasti diatonici in osso e cromatici in ebano e di una pedaliera in rovere, del tipo “rettilinea” con 27 pedali (do1 – re3).
Sopra di essa sporgono 8 pedaletti in ferro che azionano ad incastro i seguenti comandi: Unione tastiere, I° al pedale, II° al pedale, Mezzoforte, Forte, Espressione (staffa in legno), Tutti, Ripieno, Tremolo.
I registri sono inseriti tramite comandi a pomello ad estrazione posti su due file al di sopra della tastiera superiore.
Pressione del vento 58~60 mm in colonna d’acqua. Corista 435 HZ a 18 °C. Temperamento equabile.
Lo strumento è stato sottoposto a lavori di restauro nel 2025 curati dalla Bottega organara F.lli Marzi di Pogno (NO).



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